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Le storie che hanno portato alla nascita della Grande Boucle.

La cosiddetta Doyenne, la "Decana", è la Classica più antica dove i ricordi di tutti gli appassionati di ciclismo si intrecciano.

La Classica olandese è più giovane rispetto alle altre ma la sua storia non è da meno.

Il percorso della Classica francese è attraversato in un punto dai binari riportandoci agli albori del ciclismo come simbolo della modernità.

La storia della nascita del "De Ronde" ci dice molto del rapporto controverso del Belgio con il proprio passato.

Le Classiche sono tali per le storie e le leggende che si portano dietro. La Milano-Sanremo, ad esempio, deve il suo prestigio alla leggenda del passo del Turchino e all'incredibile edizione del 1910.

L'eredità della Maglia Nera non si ferma al 1951, quando viene soppressa. Cosa è rimasto, quindi? Ce lo siamo fatto raccontare da Giuseppe Fonzi, ultimo ai Giri d'Italia del 2017 e 2018.

I Giri d'Italia del 1950 e del 1951 segnano l'apice e la fine della maglia nera, con due personaggi all'opposto tra tragedia e grottesco.

Al Giro d'Italia del 1949 torna il re della maglia nera Luigi Malabrocca, che questa volta dovrà vedersela con un avversario inaspettato e per certi versi imbattibile.

Al Giro d'Italia del 1948 il "lattaio di Montemurlo", considerato uno dei migliori talenti della sua generazione, fu costretto a una prova di sofferenza per arrivare al traguardo che nessuno si sarebbe mai aspettato da lui.

Il Giro d'Italia riparte dopo la Seconda Guerra Mondiale e a tutti sembra una buona idea dare un premio a chi arriva ultimo, la maglia nera per l'appunto. Le prime due edizioni dopo la guerra sono dominate dalla figura di Luigi Malabrocca.